Il mito di Susanoo è assai appassionante. Dal momento in cui viene cacciato dai cieli, infatti, Susanoo si imbatte immediatamente in un mostro, Yamata no Orochi. Qui iscena un gioco di furbizia e austizia che terrà con il fiato sospeso ogni lettore.
Articolo aggiornato il 9 Febbraio 2022
Nello scorso articolo, abbiamo raccontato la parte più nota del mito della nascita del Giappone.
Il cuore della narrazione poi si sposta infatti dai cieli alla penisola di Izumo (da cui il “Ciclo di Izumo” trae il nome), dove il dio Susanoo sconta l’esilio per tutti le malefatte, i torti e gli abusi condotti ai danni della sorella Amaterasu.
Oggi Izumo è senza dubbio un luogo ameno, situato nella parte meridionale dell’isola di Honshu che guarda al Mar del Giappone.
Il mito di Susanoo, Orochi e la principessa Kushinada
Non appena giunse sulla terra, Susanoo perse quei tratti bellicosi e ribelli che avevano contraddistinto la prima fase della sua vita, mostrando invece il suo lato più benevolo. Anzi, si fece addirittura protettore dell’umanità.
A Izumo, infatti, sembra vivesse una gigantesca creatura chiamata Yamata no Orochi (solitamente scritto in questo modo: 八岐の大蛇, che letteralmente significa “grande serpente dalle otto ramificazioni”). Orochi, in cambio della promessa di non devastare Izumo, costringeva la popolazione locale a sacrificare le proprie fanciulle vergini, una all’anno.
Fu così che Susanoo conobbe un’anziana coppia, Tenazuchi e Ashinazuchi, che aveva già sacrificato a Orochi ben sette delle loro otto figlie.
La prossima sarebbe stata la bellissima e dolce Kushinada, di cui Susanoo si innamorò all’istante.
Susanoo promise ai genitori che avrebbe salvato Izumu da Yamata no Orochi in cambio della mano della figlia e i due acconsentirono, pur di salvarle la vita.
Ma sapere come fosse fatto il mostro prima di agire era cosa fondamentale per Susanoo.
Tenazuchi descrisse Yamata no Orochi come “un grande serpente a otto teste e otto code, gli occhi rossi come ciliegie invernali (akakagachi). Il corpo così grande da poter riempire otto valli e altrettante colline e il ventre è solo sangue e fiamme. Sul dorso, muschi, cipressi e cedri”.
L’astuzia di Susanoo per sconfiggere Yamata no Orochi
Nulla sarebbe stato possibile contro una creatura di siffatta grandezza, pertanto Susanoo decise di giocare d’arguzia.
Trasformò la sua promessa sposa in un pettine (chiamato kushi) che acconciò tra i propri capelli e ordinò agli anziani genitori di preparare tanto sake da dividere in otto barili da sistemare negli altrettanti ingressi della casa.
Quando il mostro arrivò alla casa per reclamare il suo sacrificio, vide le botti di sake e, una testa per ciascuna botte, ne bevve tutto il contenuto fino a cadere addormentato.
Susanoo subito ne approfittò per uscire dalla casa e iniziare a tagliare Yamata no Orochi a pezzi. Così tanto sangue fu sparso che il vicino fiume si tinse di rosso.
Fu a quel punto che…
Susanoo e la spada falcia-erbe Kusanagi no Tsurugi
Mentre il dio faceva il grande mostro a pezzi, si accorse che una delle sue code resisteva ai suoi colpi. Si accostò per guardare meglio cosa ostacolasse la sua opera, e fu così che trovò la leggendaria spada falcia-erbe, Ama no Murakumo no Tsurugi o Kusanagi no Tsurugi.
Susanno consegnò la spada alla sorella Amaterasu, come dono di riconciliazione e si stabilì con la sua sposa e i genitori di lei in una casa ad Izumo.
La spada falcia-erbe, Kusanagi no Tsurugi è il terzo simbolo del potere imperiale.
Si ritiene sia conservata nel Santuario di Atsuta, Nagoya, il secondo santuario più importante dello Shinto, dopo Ise.
Il mito della spada è contenuto anche nell’epopea del primo eroe del Giappone, Yamato Takeru.
La spada sacra, insieme ai gioielli ricurvi e allo specchio di bronzo vennero poi consegnati da Amaterasu ad uno dei suoi discendenti, Ninigi, bisnonno di Jinmu, leggendario primo imperatore del Giappone.
Si pensa che il “ciclo di Izumo” fosse un modo non solo per mostrare i due volti del dio Susanoo, quello bellicoso e quello benevolo e umano dopo l’esilio, ma anche per dare lustro alla casata di Izumo, di cui l’imperatore Jinmu è anche discendente.
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FONTI:
- Susanoo (Wikipedia, aggiornato al 18/02/2021)
- Kushinadahime (Wikipedia, aggiornato al 18/02/2021)
- Yamata no Orochi (JP Wikipedia, aggiornato al 18/02/2021)
- L. Bienati, A. Boscaro (2010). La narrativa giapponese classica. Venezia: Marsilio Editori. ISBN: 9-788831-705615
IMMAGINI:
- COPERTINA: Susanoo combatte contro Yamata no Orochi, via WikiMedia Commons (user: Toyohara Chikanobu).
- Santuario di Izumo, via WikiMedia Commons