Sebbene il Gion Matsuri culmini nella celebre parata del 17 Luglio, in realtà davvero molti sono gli eventi che costellano il suo fitto calendario.
Secondo il Prof. Yoneyama T., sono ben quaranta le celebrazioni distribuite nel corso dell’intero mese di Luglio!
E se la storia di questo matsuri (祭, “festa tradizionale”, “festival”), è quanto mai interessante, nondimeno lo è anche il suo presente.
- Il calendario degli eventi del Gion Matsuri
- La cerimonia di inizio del Gion Matsuri: il Kippu-iri
- L’ordine dei carri durante la parata: il Kujitorishiki
- Il 10 Luglio: La Cerimonia delle Lanterne e il lavaggio dei mikoshi
- Il 13 Luglio: La visita al tempio da parte del chigo
- Dal 14 al 16 Luglio: i giorni Yoiyoiyoiyama, Yoiyoiyama e Yoiyama
- Il 17 Luglio: il cuore degli eventi del Gion Matsuri con lo Yamaboko Junkō
- Il 24 Luglio: lo Hanagasa Junkō
- La cerimonia di fine del Gion Matsuri: il Nagoshi no harae
Il calendario degli eventi del Gion Matsuri
La cerimonia di inizio del Gion Matsuri: il Kippu-iri
I primi giorni di Luglio segnano ufficialmente l’inizio degli eventi che porteranno al Gion Matsuri.
Ogni distretto partecipante al festival organizza nella propria area di competenza il kippu-iri, la cerimonia d’apertura. Due sacerdoti shinto officiano la cerimonia, nel corso della quale si fanno delle offerte e si prega affinché il festival proceda per il meglio.
Per questa ragione, molteplici sono le cerimonie d’apertura nella città di Kyoto, e spesso organizzate in giorni differenti, anche se sempre nel corso dei primi cinque giorni del mese.
L’ordine dei carri durante la parata: il Kujitorishiki
Il 2 Luglio è il momento del kujitori shiki, momento nel quale si determina l’ordine dei carri nel corso della parata del 17 Luglio (Yamahoko junkō).
Dal 1953, tale cerimonia si tiene all’interno della Kyoto City Hall, sotto la supervisione del sindaco. Interessante notare, però, che oltre al sindaco, partecipano anche il sacerdote più importante del Santuario di Yasaka e dei rappresentanti di un altro santuario coinvolto nell’organizzazione del festival (Seisei kōsha).
Questo ci dice quanto l’autorità religiosa sia importante anche all’interno della dimensione politica rappresentata dal sindaco e dal Kyoto City Hall.
Ogni anno, in effetti, non passa inosservata la locazione del kujitori shiki che, secondo alcuni, andrebbe rispostata all’interno dei confini del Santuario di Yasaka (dove peraltro si tenne dalla fine della Seconda Guerra Mondiale al 1953).
In ogni caso, l’apertura della parata spetta sempre al Naginata Hoko, del quale parleremo a breve. Nel video che segue, però, avrete un assaggio di cosa effettivamente sia e di cosa rappresenti il suo passaggio.
Il 10 Luglio: La Cerimonia delle Lanterne e il lavaggio dei mikoshi
Il 10 Luglio è un giorno molto importante nel calendario degli eventi del Festival di Gion: è infatti il Gion Matsuri Omukae Chouchin Mikoshi Arai (祇園祭お迎え提燈神輿洗い).
Innanzitutto, viene raccolta dell’acqua dal fiume Kamo che verrà usata al termine della giornata per lavare i mikoshi, ovvero i “santuari portatili” che serviranno alle processioni del 17 e del 24 Luglio.
Segue poi lo Omukae Chouchin, che si svolge nel pomeriggio, dopo le ore 16:30. In questa fase, alcuni uomini recanti delle lanterne (chouchin vuol dire proprio “lanterna”) vengono accompagnati da donne e bambini, tutti riccamente vestiti, dal Santuario di Yasaka lungo Shijō Street e Kawaramachi Street. I bambini sono i chigo (稚児), scelti tra le famiglie più in vista di Kyoto, a cui viene dato l’onore di incarnare la divinità durante l’uscita dal tempio. Durante la processione, ci si fermerà davanti al Kyoto City Hall per eseguire delle danze a ritmo di musica.
Al termine, si rientra al Santuario di Yasaka dove gruppi di ragazze eseguiranno altre tre danze.
La sera sarà un momento importantissimo per lo svolgimento del festival.
Alle 19:00, infatti, le divinità del Santuario di Yasaka vengono trasferite nello o-tabisho, il santuario temporaneo (御旅所, ovvero “il luogo del viaggio”), collocato nella parte meridionale di Shijō Street.
Seguirà poi lo Mikoshi Arai, ossia il “lavaggio dei mikoshi” con l’acqua del fiume Kamo, precedentemente raccolta.
Questo è anche il giorno in cui inizia la costruzione dei carri che si vedranno sfilare il 17 Luglio (hokotate e yamatate, ovvero la costruzione dei carri hoko e tate).
Il 13 Luglio: La visita al tempio da parte del chigo
Il più importante tra i chigo, quello che salirà sul Naginata Hoko (ripreso nel video di poche righe addietro), visita il Santario Yasaka il 13 Luglio. Durante la sua visita, prega per la buona riuscita di tutti gli eventi del Gion Matsuri.
Per prepararsi ad essere il messaggero del divino, il bambino si è dovuto sottoporre ad una serie di riti purificatori e soprattutto ha dovuto astenersi da ogni forma di contaminazione. Non può entrare in contatto con le donne e, dal 13 Luglio, non può nemmeno toccare terra: fino alla processione, per qualsiasi spostamento, verrà sempre portato in spalla o a dorso di animale.
Questa meravigliosa foto descrive una parte del Naginata-hoko Chigo–shasan del 2017.
Ora è tutto pronto, e possiamo finalmente entrare nel vivo degli eventi del Gion Matsuri.
Dal 14 al 16 Luglio: i giorni Yoiyoiyoiyama, Yoiyoiyama e Yoiyama
Sono le giornate più allegre, colorate e movimentate del Festival. Nelle sere dal 14 al 16 Luglio, infatti, vengono chiuse al traffico le vie principali di Kyoto, Shijō e Karasuma, che si riempiono di bancarelle e visitatori.
Ormai i carri sono pronti e sono visibili per chiunque passeggi per il centro. C’è anche la possibilità di salirci sopra a costi molto contenuti! L’ideale è andarci poco prima del tramonto, o subito dopo, quando i carri sono illuminati dalle tremolanti, e romantiche, luci delle lanterne.
Senza contare che vi è la tradizione che le famiglie più abbienti di Kyoto aprano le finestre delle loro ricche case affinché i passanti possano ammirare le preziosità custodite all’interno. Con un po’ di fortuna, dalle strade di Muromachi e Shinmachi, sarà possibile intravedere anche gli spettacolari paraventi che arricchiscono le tradizionali stanze giapponesi! Ecco perché queste giornate sono anche chiamate Byōbu Matsuri (屏風祭), Festa dei Paraventi.
Il giorno 16 Luglio, come sarà poi anche per il giorno 23, i musicanti dei carri hoko e yama si recano presso lo o-tabisho, il santuario temporaneo, e pregano affinché venga concesso bel tempo il giorno successivo in occasione della parata.
Il 17 Luglio: il cuore degli eventi del Gion Matsuri con lo Yamaboko Junkō
Eccoci dunque al cuore del Festival, il giorno dello Yamaboko Junkō (山鉾巡行)!
In questa giornata, una tenda è posizionata davanti allo o-tabisho, in modo da recintare lo spazio sacro. Qui il rappresentante di ogni carro verrà ad offrire un tamagushi e riceverà la purificazione rituale.
Il tamagushi (玉串) è costituito da un ramo di sakaki, un albero sempreverde che cresce in Giappone, Cina e Corea, che viene poi adornato con strisce di carta, seta o cotone.
Si tratta di una forma di offerta shintoista che viene fatta ai kami, le divinità, in occasioni importanti, come cerimonie, matrimoni e funerali.
La giornata inizia presto. Alle ore 08:30, infatti, tutti i carri sono già posizionati secondo l’ordine stabilito durante il Kujitorishiki.
Alle ore 09:00, nell’intersezione tra Shijō and Fuyachō streets, il chigo (bambino) del Naginata Hoko procede al taglio della corda sacra (注連縄切 り, shimenawa kiri) segnando l’inizio della processione.
Dei 32 carri (9 hoko e 23 yama) solo due terzi partecipano allo Yamaboko Junkō.
Dalla stazione di Shijō, si prosegue verso quella di Kawaramachi e poi si va verso il Kyoto City Hall, per finire a Karasuma Oike dove i carri compiranno per ben tre spettacolari rotazioni su loro stessi (tsujimawashi).
La processione è accompagnata dalle note del konchikichin (コンチキチン), una musica rituale risalente al periodo Edo (1603-1868), che è ben udibile anche nel Video 1 all’inizio di quest’articolo.
In questa giornata, avviene anche la processione dei mikoshi, i piccoli “santuari mobili”.
Essi, infatti, vengono portati fuori dallo o-tabisho e, una volta caricati sulle spalle, vengono fatti sfilare nei dintorni del luogo del festival. Il 24 Luglio, al contrario, verranno nuovamente portati fuori dallo o-tabisho, ma per essere riportati al Santuario di Yasaka.
Il 24 Luglio: lo Hanagasa Junkō
La seconda processione del ricco calendario di eventi del Gion Matsuri ha luogo il 24 Luglio.
A quest’evento partecipano i carri che non hanno preso parte alla parata del 17 Luglio. Il percorso che seguiranno sarà inverso, quindi da Karasuma Oike a Shijō street.
Non sarà però l’unico evento di questa giornata!
Oltre alla parata ed alla processione dei mikoshi (che riporta le divinità allo Yasaka Jinja), infatti, ha luogo qualcosa di molto particolare.
Si tratta dello Hanagasa Junkō (花笠行列, la “Processione degli ombrelli e dei fiori”), durante la quale dieci piccoli carri sormontati da colorati parasole sfilano per le strade. Seguono decine e decine di persone, bambini, e molte donne, tra le quali anche geiko (o geisha) e maiko (le “apprendiste” geisha).
La cerimonia di fine del Gion Matsuri: il Nagoshi no harae
L’ultimo giorno di Luglio si tiene presso il Santuario Eki, vicinissimo al Santuario di Yasaka, la cerimonia di purificazione rituale che chiude gli eventi del Gion Matsuri.
I visitatori passano attraverso un grande arco di chinowa (Miscanthus), si inchinano e fanno un’offerta. Poi prendono alcune foglie dall’arco per fare a loro volta un piccolo chinowa, e comprano un amuleto con l’iscrizione “Siamo discendenti di Somin Shōrai“ da affiggere all’ingresso della propria casa per un anno intero.
Prima di aprire le porte ai visitatori, però, il sacerdote organizza un rituale per gli organizzatori del festival che devono passare sotto al chinowa e ricevere il sake sacro, insieme ad un amuleto, un mochi (dolcetto di riso glutinoso), degli okashi (dolci) e un amuleto a forma di chinowa.
La storia di Somin Shōrai è un antico racconto del folklore giapponese. Somin era un uomo davvero povero che decise di offrire aiuto ad un viandante che sembrava altrettanto in difficoltà. Il viandante era in realtà il dio Susano-o. Per ringraziare Somin dell’ospitalità, Susano-o gli diede un anello fatto di giunco per allontanare ogni malattia. Così Somin e la sua famiglia poterono vivere in tranquillità in anni in cui imperversavano malattie e pestilenze.
Con il Nagoshi no harae, ha quindi termine il Gion Matsuri e, con esso, anche il fumidzuki (文月), il cosiddetto “Mese delle lettere e della cultura“.
FONTI:
- Porcu, E. (2020). Gion Matsuri in Kyoto, Journal of Religion in Japan, 9(1-3), 37-77. doi: https://doi.org/10.1163/22118349-00901006
- discoverkyoto.com
FOTO:
- FOTO 1: Cerimonia del Kippu-Iri: Porcu, E. (2020). Gion Matsuri in Kyoto, Journal of Religion in Japan, 9(1-3), 37-77. doi: https://doi.org/10.1163/22118349-00901006.
- FOTO 2: Yoiyama 2008: Stéfan, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons.
- FOTO 3: Un tamagushi poggiato su un tavolo in occasione di una cerimonia: Wikipedia commons.