Le origini del sistema nengō, ovvero delle ere giapponesi

Infilandoci con curiosità nel mondo della storia del Giappone, non si può non notare come anche il modo di contare gli anni e suddividere le epoche sia del tutto differente dal nostro. Un’altra particolarità del Paese del Sol Levante che ci porta ad introdurre il concetto delle ere giapponesi, dette nengō.


Che cosa si intende per ere giapponesi?

Si tratta delle epoche in cui è suddivisa la storia imperiale. In giapponese, sono chiamate nengō, parola che, come possiamo vedere dalla figura che segue, è composta da due ideogrammi, che tra i vari significati riportano, rispettivamente, anno e numero.

年号

Nengō, le ere giapponesi

年 significa “anno”

号 significa “numero”

Secondo il sistema nengō (talvolta detto anche gengō), uno specifico anno è quindi definito da due fattori: il primo fattore è il nome dell’era, mentre il secondo è il numero corrispondente al quantitativo di anni trascorsi dall’inizio dell’era. Sicuramente è un metodo più complesso a spiegarsi a parole che con un esempio!

Vediamolo con la tabella che segue, dove prendiamo come riferimento l’era in corso, l’era Reiwa (令和), iniziata nel 2019 con l’abdicazione dell’imperatore Akihito e l’ascesa al trono del figlio Naruhito.

Secondo questo sistema, ecco come risulta il conteggio degli anni.

Calendario gregorianoSistema nengō
2020令和二年 (reiwa ni nen) = secondo anno dell’era Reiwa
2021令和三年 (reiwa san nen) = terzo anno dell’era Reiwa
2022令和四年 (reiwa yon nen) = quarto anno dell’era Reiwa
Il conteggio degli anni nell’era in corso (l’era Reiwa)

E il primo anno dell’era Reiwa?

L’era Reiwa è iniziata il 01 Maggio 2019: il 2019 sarà pertanto conteggiato come il trentesimo ed ultimo anno dell’era Heisei (平成三十年, heisei san jū nen).


Come convertire un anno giapponese nel nostro corrispondente?

Un metodo utile per trovare il corrispondente anno nel calendario gregoriano consiste in quanto segue.

  1. Si identifica il primo anno dell’era giapponese nella quale è incluso l’anno di nostro interesse;
  2. Sottraiamo 1;
  3. Aggiungiamo il numero dell’anno giapponese.

Esempio: A che anno corrisponde il quinto anno dell’era Heisei?
L’era Heisei è iniziata nel 1989.
Dunque 1989 – 1 + 5 = 1993

Un’alternativa più immediata è quella fornita da questo sito, grazie al quale la conversione avviene in automatico!


Origine del sistema nengō: la CINA

Non sarà difficile indovinare che, come per molte altre cose, l’origine di tale sistema sia cinese.

In epoca antica, i Cinesi iniziavano a contare gli anni a partire dall’ascesa al trono di un singolo sovrano. Successivamente, però, a partire dal 163 a.C., venne introdotto un nuovo sistema, chiamato niánhào (年號), secondo il quale veniva affibbiato al sovrano, oltre al nome proprio e al nome dinastico, quello dell’era. Il sovrano in questione era Wen Di, e la dinastia quella degli Han.

Il nome dell’era doveva avere un significato simbolico, ricordando, per esempio, vittorie o essere di buon auspicio nel caso di momenti critici.

Infine, il nome assegnato ad un’era non doveva corrispondere necessariamente alla durata del regno di un imperatore: era in effetti facoltà di quest’ultimo cambiare anche più di un nome nel corso del suo stesso mandato, oppure decidere di non averne affatto. Si ricorda, a tal proposito, l’imperatrice Wu Zétiān (regno: 690-705) che adottò ben diciassette niánhào!

LEGGIMEE NENGO ERE GIAPPONESI
Ritratto di Wu Zétiān (XVIII secolo). British Library.

Tale sistema, peraltro adottato non solo in Giappone, ma anche in Vietnam e Corea, venne dismesso in Cina solo con l’avvento della Repubblica (1912).


Le ere giapponesi: dal 645 ai giorni nostri

Dalla Cina, il sistema nengō venne introdotto in Giappone dall’imperatore Kōtoku (645-654), il 36° secondo la tradizionale linea di successione.

La prima era venne chiamata Taika (大化 , ovvero del “grande cambiamento”) e durò dal 645 fino al 650, quando ebbe inizio l’era Hakuchi (白雉, ovvero del “bianco fagiano”), che terminò nel 654, anno di morte dell’imperatore Kōtoku.

Si può notare che, come in Cina, anche qui, i nomi delle ere scelti dagli imperatori recano un significato del tutto simbolico. L’epoca Taika fu in effetti un periodo di grandi riforme, mentre il nome dell’epoca Hakuchi vuole ricordare l’omaggio all’imperatore di un bianco fagiano da parte di un signore locale.

Prima di fare un salto di qualche secolo, ci piace ricordare l’era successiva di cui si abbia notizia, l’era Shuchō (朱鳥, letteralmente “uccello vermiglio”), appellativo che fa riferimento ad uno dei Si Ling, i quattro animali mitologici che fanno la guardia al mondo, uno per ciascun punto cardinale. Vogliamo ricordare quest’epoca, perché fu il periodo di regno dell’imperatore Tenmu, colui che volle la compilazione del noto Kojiki (se vorrai un ripasso, ne parliamo qui)!

Ora, seguendo il corso della storia, inciampiamo nel 1868, anno della Restaurazione Meiji, anno fondamentale in cui il potere ritornò all’impero, dopo quasi 300 anni nelle mani della famiglia Tokugawa. Ma qual è l’importanza di quell’anno in questo frangente?

Fu proprio nel 1868 che venne stabilito il principio issei ichigen (一世一元), secondo cui un’era dovesse corrispondere esattamente al regno di un imperatore, come vediamo nello schema seguente.

Anni di inizio/fineNengōSignificato del nengōNome dell’imperatore
1868-1912Meiji
(明治)
“regno illuminato”Imperatore Mutsuhito (poi passato alla storia come Imperatore Meiji)
1912-1926Taishō
(大正)
“grande giustizia”Imperatore Yoshihito (poi passato alla storia come Imperatore Taishō)
1926-1989Shōwa
(昭和)
“pace illuminata”Imperatore Hirohito (poi passato alla storia anche come Imperatore Shōwa)
1989-2019Heisei
(平成)
“pace raggiunta”Imperatore Emerito Akihito (abdicato)
2019-in corsoReiwa
(令和)
“armonia ordinata”Imperatore Naruhito
Le ere giapponesi dal 1868 ad oggi (2021)

A seguito della sua dipartita, è consuetudine che l’imperatore venga ricordato con il nengō, anziché con il nome proprio.


Utilizzo attuale

Pochi anni dopo la Restaurazione Meiji, a partire dal 1873, venne introdotto anche il calendario gregoriano, che tuttavia non venne particolarmente utilizzato fino al dopoguerra, in virtù di una cronologia legata al nazionalismo ed all’ideologia di regime.

Oggi, invece, si può dire che i due sistemi siano complementari.

È assai interessante notare, però, che laddove il nome delle ere giapponesi sintetizzi in modo particolarmente chiaro l’andamento di quello specifico periodo, sebbene il sistema di datazione imperiale sia privo di reale significato storico, la storiografia contemporanea stessa vi ricorra spontaneamente (come, ad esempio, nel caso della succitata era Taika).

Per consultare l’elenco delle ere giapponesi, è possibile consultare questo link.


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FONTI:

  • R. Caroli e F. Gatti (2010). Storia del Giappone. Bari: Laterza. ISBN: 978-88-420-8164-7
  • Sovrani cinesi, Wikipedia (articolo consultato il 27/04/2021)
  • Chinese era name, Wikipedia (articolo consultato il 27/04/2021)
  • Cronologia delle dinastie cinesi, TuttoCina (articolo consultato il 27/04/2021)
  • Hakuchi era, Wikipedia (articolo consultato il 27/04/2021)
  • Si Ling, Wikipedia (articolo consultato il 27/04/2021)

Elisa Borgato

Lavoro come Web Editor specializzata in Viaggi & Turismo, ma qui sono semplicemente la 'Cantastorie del Giappone'. Scrivo da sempre. Amo la natura, viaggiare in solitaria, la spontaneità e gli imprevisti (anche se quest'ultimi non sempre o, almeno, non subito!). Sono laureata in Lingue e Culture dell'Asia Orientale... Sì, ho studiato il giapponese, e dal 2021 ho deciso di trasformare questa mia passione per l'Asia in un blog, LeggiMee. Qui scrivo del Giappone che mi più mi appassiona, ma racconto anche storie brevi e mi lascio andare all'improvvisazione!

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