Ogni anno, il 3 Novembre, il Giappone celebra le arti e la cultura, la pace e la libertà: è finalmente arrivato il Bunka no Hi (文化の日), un’occasione che avvicina grandi e piccini e prende forme sempre diverse in ogni angolo del Giappone.
Scopriamolo insieme!
La storia del Bunka no Hi parte da un compleanno: il Tenchō-setsu
Come per molte altre feste nazionali giapponesi, tutto parte da un compleanno imperiale.
Un tempo, e precisamente dal 1873, la festa aveva un nome ben diverso. Era infatti il Tenchō-setsu (天長節), ovvero “la celebrazione della lunga vita dell’imperatore” e corrispondeva al compleanno dell’Imperatore allora in carica (il compleanno dell’imperatrice consorte era invece il Chikyū-setsu). Nel 1873, l’imperatore in questione era l’imperatore Meiji.
Se ricordate, però, l’imperatore Meiji salì al trono nell’anno della Restaurazione Meiji, ovvero nel 1868! Perché allora il suo compleanno venne celebrato a partire dal 1873? La risposta risiede nel fatto che in precedenza il calendario adottato non era quello gregoriano, ma quello lunisolare.
Quando poi l’imperatore venne a mancare nel 1912, naturalmente anche il Giorno del Compleanno dell’Imperatore cambiò data e della Festa del 3 Novembre non si parlò per qualche anno.
Il 1927 fu l’anno il cui il 3 Novembre tornò ad essere festeggiato: venne chiamato il Meiji-setsu (明治節), una festa per commemorare l’imperatore Meiji.
La festa venne ad assumere il significato attuale, di Bunka no Hi, solo nel 1948.
Festeggiare il Giorno della Cultura oggi
Feste di ogni tipo rallegrano il Giappone nel Giorno della Cultura.
Ad esempio, musei e gallerie d’arte aprono i battenti offrendo biglietti omaggio o ospitando particolari mostre o installazioni.
Tokyo risuona di eventi!
Al Palazzo Imperiale di Tokyo, proprio in occasione del Bunka no Hi, si tiene la cerimonia di consegna del fiocco dell’Ordine della Cultura da parte dell’imperatore in persona. La persona premiata entra nell’Ordine per essersi distinta nel campo delle arti e del sapere, diventando così una “dama” o un “cavaliere” dell’Ordine della Cultura. Tale prestigioso riconoscimento non è concesso solo ai Giapponesi: vi dicono niente gli astronauti scesi dall’Apollo11?
Al Santuario Meiji, invece, si tiene un Festival dedicato alle arti tradizionali, al tiro con l’arco a cavallo e alla danza Bugaku!
Per non parlare delle scuole, dove viene organizzato il Bunkasai (文化祭), la Festa della Cultura!
Le scuole vengono aperte (di solito anche ai turisti!) ed è un’occasione per i genitori per vedere i loro figli a scuola.
Vengono organizzate feste, tornei, mostre e danze ma è anche un momento per premiare gli studenti migliori, ma anche chi si sia distinto nelle arti o nello sport nel corso dell’anno accademico.
Il Bunka no Hi ad Hakone: un salto nell’epoca dei samurai
Un po’ meno legata al tradizionale Bunka no Hi è ciò che avviene nella bellissima Hakone, a Ovest di Tokyo.
Qui infatti si tiene una parata spettacolare, chiamata Hakone Daimyo Gyoretsu.
Principesse, samurai e valletti fanno rivivere una tradizione lontana, risalente al periodo Edo (1603-1868), secondo la quale i signori feudali, per prevenire disordini, imponevano ai loro sottoposti continui spostamenti tra la capitale e i dintorni.
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FONTI:
- The Emperor’s Birthday, WikiWand
- Culture Day, WikiPedia
FOTO:
- COPERTINA: il Palazzo Imperiale di Tokyo. Photograph by D Ramey Logan, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons.